Wish colpita dal Coronavirus - sospese le spedizioni ai local store.

Wish è una piattaforma di e-commerce online che facilita le transazioni tra venditori e acquirenti, fondata nel 2010 da Pior Szulczewski e Danny Zhang.

Wish è gestito da ContextLogic Inc. con sede a San Francisco e consente ai venditori di esporre i propri prodotti su Wish e venderli direttamente, fungendo da intermediario nella gestione dei pagamenti ma senza immagazzinare i prodotti o gestire i resi.

Da Agosto 2019 circa è stata attivata la funzione Wish Local che permette ai clienti di acquistare un articolo e richiederne la spedizione presso un punto di ritiro.

Il cliente per tanto può, o meglio, poteva, scegliere i prodotti che voleva, metterli nel carrello e infine scegliere di riceverli a casa o direttamente presso un punto di ritiro vicino. I presupposti erano molti interessanti, si pagava una spedizione più economica e nonostante venisse indicato un tempo di spedizione un minimo maggiore rispetto alla spedizione a domicilio, questo veniva disatteso, ricevendo il bene in anticipo.

Purtroppo questa funzione è stata temporaneamente bloccata a causa del Coronavirus che imperversa in tutto il mondo ma soprattutto in Cina, paese nel quale Wish ha il maggior numero di venditori.

In una mail ricevuta dai Wish Local Partner, si legge: "A causa del recente affermarsi del coronavirus, la Cina ha implementato restrizioni governative della forza lavoro che limitano significativamente le operazioni di magazzino di Wish. È nostra priorità che i clienti ricevano i loro ordini in modo tempestivo. Pertanto, stiamo temporaneamente sospendendo nuovi ordini Spediti in Negozio in modo che i clienti non subiscano ritardi eccessivi." e continua "Non appena le operazioni di magazzino torneranno alla normalità, gli ordini Spediti in negozio verranno riattivati. Monitoreremo attentamente la situazione e ti contatteremo una volta che avremo un aggiornamento. Grazie per la tua pazienza e comprensione.".

Wish ci tiene a sottolineare che i pacchetti spediti non sono contaminati dal virus e pertanto scrivono: "Se tu o i tuoi clienti avete dubbi sul fatto che il coronavirus sia trasmesso tramite pacchetti, desideriamo assicurarvi che l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS/WHO) ha dichiarato che il virus non può sopravvivere a lungo su superfici o oggetti, come lettere e scatole. Si prega di rivedere le informazioni a questo link per riferimento. https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/myth-busters".

 

Intanto il coronavirus prosegue la sua escalation di contagi e morti. Il bilancio attuale è di 1.115 i decessi e 45.183 casi accertati.

 

 

  

 

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